Intervista ping-pong
Obrist si è reso disponibile all’intervista quasi a mezzanotte; è un interlocutore simpatico, generoso nel raccontarsi e definisce questa intervista un “ping-pong”.
In questa seconda parte del video racconta come è nata la sua passione per l’arte contemporanea, quando ha deciso di voler lavorare con gli artisti; della conoscenza di Harald Szeemann; dell’archivio di interviste (2500 ore) che ha realizzato, basandosi sulla ricerca di relazioni tra arte, musica, scienza, architettura – per creare ponti tra le discipline -, e del desiderio di polifonia, come era per Balzac.
Dei libri di Edouard Glissant e dell’urgenza di pubblicarli.
Il ritratto di Hans Ulrich Obrist è opera di Virginia Zanetti, dal progetto Curare il curatore, Courtesy Galerie Eletto