Milano, studio di Barbara De Ponti (Magenta, 1975): l’intervista è incentrata in particolare sul suo lavoro in ceramica per il quale ha utilizzato l’argilla azzurra, in collaborazione con gli artigiani di Faenza.
Barbara parte spesso da ricerche d’archivio e da studi scientifici, ma fondamentale per lei è l’incontro e la relazione con le persone, il confronto con saperi diversi; per il progetto Clay Time Code importante è stata la conoscenza di un geologo – come racconta nell’intervista – e la relazione con le persone del territorio. L’argilla azzurra ha una lunga tradizione: già Leonardo da Vinci, passeggiando tra i calanchi della Romagna, aveva notato la complessa diversificazione cromatica dei sedimenti di argilla.
Il tempo e la ricerca sono alla base di altri suoi progetti, come quello realizzato a Milano per il Planetario Ulrico Hoepli e a Roma per l’ex Acquario voluto da Pietro Garganico.
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