Incontro a Palermo con Francesco De Grandi (Palermo, 1968), poco prima dell’inaugurazione della mostra Come Creatura, RizzutoGallery (15 settembre- 4 novembre 2018).
Non si tratta di una intervista, ma di una visita alla mostra con Francesco De Grandi che racconta dei vari cicli di opere e di cosa rappresenta per lui dipingere. Del suo amore per la pittura. Il tema è il sacro, che sta indagando in questi anni: l’opera che dà il titolo alla mostra, Come Creatura, nasce da un duplice sentimento di ricerca anche interiore, tra un’idea di sacro irrazionale o l’idea degli etnobotanici, i quali pensano che possa essere stata una sostanza derivata da un fungo allucinogeno a sviluppare l’idea di Dio nell’uomo.
Ma le opere che Francesco ha realizzate sono ricche non solo di ricerca del sacro, ma di citazioni pittoriche – pittura antica, Bruegel, Ensor, Guttuso, la pittura ottocentesca napoletana (il disegno per lui è strumento di studio e riflessione ) – e letterarie come Houellebecq, Philip K. Dick, Luther Blisset, presenti a livello di ispirazione nell’Entrata di Cristo a Palermo, nel Trittico delle Storie di Gesù.
La pittura è per Francesco una pratica spirituale. Una delle sue battaglie, racconta, è l’idea che la pittura sia una tecnica immediatista, da non riprodurre.
Invece di un catalogo c’è un libro d’autore, realizzato con Federico Lupo e Giuseppe Mistretta, composto di serigrafie e stampe.
Mostra visitata il 15 settembre 2018.
Durata del video: 10.15