L’arte è una continua ridefinizione
Roma, Magazzino Arte: incontro con Alessandro Piangiamore, durante la sua mostra titolata “Quaranta”.
Attratto dalla pittura, Piangiamore si definisce scultore perchè lavora con il cemento e la cera, materiali con una storia; le cere sono residui di candele provenienti da chiese e da altri luoghi, mentre nel cemento affiorano calchi e impronte di fiori. L’artista racconta che è dal quotidiano che trae i suoi stimoli, da una componente effimera che lo attrae e che lo porta a trovare fiori recisi o gettati, che poi imprime in lastre composte da materiali da costruzione.
“La responsabilità più grande di un artista consiste nel fare nella maniera più onesta possibile: nell’onestà si riesce a trasmettere una verità personale – non necessariamente condivisibile – ma un punto di vista inedito rispetto alle lingue normalmente parlate”.
Mostra visitata nel mese di ottobre 2016