Rappresento me stesso di fronte a me stesso
Incontro con Andrea Contin (Padova, 1971) in occasione della mostra negli spazi della Galleria Bianconi. Davanti al video della performance Flame (chains) racconta di come questo lavoro rappresenti “il muoversi delle energie, come un magma interiore che si trasforma in un movimento fatto di gioco, ma che è la manifestazione del fuoco che esce”.
Le sue risposte sono dense di riferimenti alla psiche, perché fare arte è stata per lui una “non scelta, una elaborazione della percezione e dell’immaginario”, in un lavoro che va verso la sottrazione. Circa la responsabilità che può avere un artista Andrea parla di “responsabilità nell’essere reale, vero, attraverso immagini distaccate dalla realtà quotidiana”.
Si parla della sua idea di bellezza: il risultato di un equilibrio tra fragilità e leggerezza.