Torino, 4-6 novembre 2011
Artissima diciottesima edizione.
Non abbiamo fatto interviste, ma ci siamo soffermati su alcune opere.
Tra queste, l’opera che ha vinto il Premio Illy di Dina Danish, reinterpretazione del video da lei trovato del cantante Abdel Halim Hafez, nel quale analizza le espressioni e lo stato d’animo, l’effetto subìto dal cantante nel ricevere fischi dal pubblico.
Il dipinto di Adelita Usni-Bei è invece ispirato ad una fotografia pubblicata in una rivista francese degli anni Cinquanta: durante un incontro alcuni politici adottarono una nuova tecnica di rilassamento, immagine che l’artista ripropone in un differente contesto sociale e politico.
Davanti alle immagini di Shilpa Gupta sembra passare l’India di oggi e quella del passato, mentre passeggiando per gli spazi della fiera ci hanno attirato lavori di altri artisti.
Ispirato alla corrente artistica della Eat Art, una sorta di Museo con omaggi alle opere di alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte, è stata dedicata una torta (realizzata dai pasticceri di Italy), molto apprezzata dai visitatori.
L’opera d’arte sembra avere, in questo caso, un suo tempo di osservazione e di assimilazione, rendendo la collezione non permamente. E’ una sorta di invito allo spettatore a partecipare ad una nuova comprensione dell’opera, culturale da un lato e più fisico dall’altro.