Quadri da albe e da tramonti, così potrebbe titolarsi questa intervista a Matteo Montani, incontrato a Milano in occasione dell’ultima sua mostra da Luca Tommasi Arte Contemporanea. L’artista, che lavora con le carte abrasive e le polveri metalliche, in questo ciclo di opere ha cercato una particolare relazione con le condizioni di luce, diretta o naturale.
Montani racconta di come è nato questo ciclo di dipinti, della sua ricerca in pittura, della partecipazione verso l’elemento naturale che non è solo il fattore luce, ma una transizione del paesaggio, del movimento da un lato ascensionale e dall’altro di masse pittoriche e che richiamano una sorta di architettura naturale, allo stato sorgivo.