Palermo, pieno centro, vicino ai Quattro Canti: studio di Luca Cutrufelli (Messina, 1982), che divide con Ignazio Mortellaro e con il gallerista Vittorio Rappa.
Luca, ingegnere di formazione, ha vissuto negli ultimi anni tra Milano, Roma, Parigi e Bruxelles, ed è rientrato in Sicilia da circa tre anni. In questa conversazione parla del suo lavoro, dei disegni realizzati a carboncino e con ceneri dalle differenti tonalità per indagare le reazioni dell’animo umano in seguito ad accadimenti esterni. “Sono interessato a capire quel connubio di grazia e violenza e come possono coesistere i due stadi”.
Lavora con i materiali della sua terra, la Sicilia, e ha realizzato sculture in ossidiana e pomice.
E’ interessato a eliminare ciò che è superfluo, ad analizzare ciò che rimane, il rarefatto.
Lo studio rappresenta per lui una sorta di psicanalisi, perché analisi e approfondimento di ciò che lo interessa e vuole sperimentare.
Durata del video. 7.30