Riflessioni sull’animo dell’artista
Vive a Milano, ha da poco cambiato studio.
L’incontro con Maddalena Ambrosio (Napoli, 1970) è stato più una conversazione sul ruolo dell’artista, sulle dinamiche di vita e sul senso di responsabilità; sulla genesi di un’opera, cosa comporta realizzare un lavoro, come la realtà entra nell’opera. Ancora: interessante il suo punto di vista sulla razionalità o irrazionalità oggi, o sulle sensazioni che lei prova davanti a una sua opera completata.
Maddalena ha impiegato anni per accettare questo sguardo diverso che sa di possedere. E’ attenta osservatrice della realtà prima che si fissi in forme definitive e compiute, cercando in essa i suoi principi essenziali.
Nei suoi lavori sono spessso ravvisabili dicotomie basate su corpo-mente, uomo-macchina, uomo-tecnologia, verità-menzogna.
Sente forte, attualmente, il bisogno di ritornare ad una sorta di “punto zero” sia nei contenuti che nella forma, a un terreno più solido sul quale fondarsi nuovamente.
Le sue opere sono realizzate con differenti tecniche e materiali: fotografie, video, installazioni, scultura, e tutte assecondano una ricerca di formule estetico-matematiche, una modalità per riportare tutto ad una perfezione rassicurante e che, se fallisse nel suo intento, possa comunque manifestare la trasparenza dell’animo umano in tutta la sua incertezza.