Una musica che risuona/ La pittura si nutre di sogni antichi/ Mettere nuovi segni nel mondo
Studio di Marco Cingolani, Milano. Personaggio eclettico, ironico, racconta dei suoi esordi: la scelta di una scuola di elettronica perché gli piaceva la fantascienza, della sua passione per la musica fin da giovanissimo, quando voleva fare il cantante punk, per poi trovare la strada della pittura.
Interessato alle biografie e a quelle dinamiche che consentono di individuare la giusta direzione grazie ad un incontro fortunato, si racconta con sincerità in questo dialogo: parla del suo lavoro, della tensione del segno nella costruzione dell’opera, dei “quadri a vanvera”, che non obbediscono a una didascalia ne’ a un concetto, ma anche del suo immaginario e di cosa si compone. Racconta della sua vita fatta di letture e di studio, del suo impegno come docente all’Accademia e dell’importanza di “informare e formare” i potenziali nuovi artisti.
“La responsabilità del segno è la responsabilità dell’artista” afferma Marco, che ama stare nel suo studio a dipingere, ma anche l’umanità nel senso più ampio, oltre alla passione che ha di collezionare libri e cataloghi.