Unificare gli opposti
Studio di Nunzio, Torino. L’artista si racconta con generosità partendo dalla riflessione di una progetto dal titolo Confini, una serie di opere che indagano le possibilità di andare all’interno di situazioni visive. Nella sua ricerca tende alla semplificazione, concetto più complesso dell’aggiungere o del superfluo.
Gli interessa il dialogo con altri artisti, anche di generazioni diverse, con i quali si confronta sull’idea di contemporaneo; racconta di quando ha deciso di intraprendere la strada dell’arte, anzi, della scultura, dei materiali con i quali lavora – gesso, legno, piombo – e della sua idea di creatività.
La parola “artista” ha ancora per lui un valore straordinario, perchè artista è colui che sarà importante per gli altri e non solo per se stesso.
Durante la conversazione ha citato Dante e i passi dell’Inferno, nei quali ravvisa una tangibilità e “dove la parola diventa corpo, carne, forma, spazio”.
“Ci sono artisti che aprono delle strade, altri che chiudono tutto un pensiero”.
Libro consigliato: Herman Melville, Bartleby lo scrivano.