Yuval Avital (Gerusalemme, 1977), compositore, artista, chitarrista, laureato alla Jerusalem Music Academy, vive a Milano.
Il suo lavoro è interdisciplinare, come racconta nell’intervista, dove affronta i punti cardine di cui si compone la sua ricerca, a partire dall’archetipo e dalla struttura, elementi principali e ricorrenti, ma anche l’importanza che ha per lui la poesia, il valore dell’immagine e dell’aura che la caratterizza oltre all’aspetto rituale che si è perso da tempo, riflessioni sulle quali si è soffermato.
Il concetto di opera iconosonora prevede una parità tra visivo e sonoro che non è solo una componente musicale, ma il risultato di elaborazioni di registrazioni ambientali, suoni che accadono e voci. Yuval ha diretto comunità creative, cori di timbro per riportare a un senso di collettività, non semplici cori, ma un “creare insieme mari”.
A Milano lo scorso anno ha realizzato una esposizione ospitata al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo daVinci, Variazioni sul tremore armonico, un viaggio esplorativo sull’Etna, con i suoi paesaggi lunari e a contatto con le persone: installazioni audio-visive, performance collettive ed una scultura sonora capace di riprodurre il suono del vulcano. La mostra, che ha chiuso a fine dicembre (2017), è stata prodotta e commissionata da Cusumano Masterpieces in collaborazione con l’Istituto di geofisica e vulcanologia e curata da FareArte.
“Il poetico attraversa tutto, attraversa il suono, il tattile, il gesto e l’immagine, vive nella sua completezza”.
Durata del video: 11.20