Se ti manca qualcosa fattela da solo
Francesco Pantaleone racconta come è iniziato il suo lavoro di gallerista, prima nel cuore della Vucciria, a Palazzo Ramacca dove è nata la Home Gallery, sale settecentesche con soffitti affrescati che erano parte parte della sua abitazione, ed ora nei nuovi spazi del centro di Palermo dove si trova la Galleria FPAC Francesco Pantaleone Arte Contemporanea.
Del suo rapporto con gli artisti osserva che “ci si sceglie per empatia e in modo reciproco”, mentre parlando della linea di lavoro racconta che ha dato spazio agli artisti siciliani, dai linguaggi e visioni differenti rispetto a quelli stereotipati di Guttuso o Caruso, miti duri da declassare, per poi aprirsi ad un ambito internazionale. Per Barclay e Liliana Moro in Sicilia hanno trovato una realtà fresca che ha stimolato la loro percezione e curiosità; Palermo è luogo di forti proclami, dai contrasti a volte difficoltosi, ma anche una città – e una terra, la Sicilia – dotata di energia e generosità, aspetti dai quali gli artisti non riescono a prescindere.
Con i collezionisti è iniziato subito un dialogo che va oltre i motivi commerciali, tanto che Francesco ne parla come facenti parte della storia della galleria. La ricca biblioteca (oltre 3.500 volumi) di arte contemporanea è aperta al pubblico per chi vuole studiare, documentarsi e confrontarsi, mentre Project Wall dà la possibilità ai giovani artisti di esporre e farsi conoscere.
Sulla parete di fondo: opera di Francesco Simeti