Filosofia come attività performativa
Filosofia dell’arte contemporanea: è l’ultimo libro di Marco Senaldi, e di questo ci parla durante il nostro incontro a Piacenza, nel suo studio.
Marco Senaldi intende la filosofia come una pratica che genera percorsi e interrogazioni, con strette vicinanze con l’arte contemporanea perchè entrambe capaci di ristrutturare le domande.
Tra i temi affrontati: la filosofia è una attività performativa? poi si parla di autoriflessione, carattere centrale del contemporaneo, di creatività e se è individuabile un punto d’inizio per l’arte contemporanea. Molti sono i temi emersi per comprendere meglio il presente: Senaldi ricorda un’opera di Victor Hugo, non solo scrittore ma anche artista, autore forse del primo ready-made, anno 1856; racconta di Ricciotto Canudo, che va a Parigi e apre un cineclub e lo chiama: “Club della settima arte”, del lavoro pittorico di Gerhard Richter per definire cosa è arte, cosa è riflessione/pensiero, analisi della tradizione, ricerca.
Non siamo più nell’età dell’ingenuità o dell’inconsapevolezza, ma forse a un punto di svolta, a una revisione totale, almeno nell’arte contemporanea.