Pietro Gaglianò si occupa da anni di arte contemporanea e predilige definirsi studioso dei linguaggi contemporanei, non curatore perchè non pensa di aver nulla da curare; a questo preferisce la definizione di “critico”, per la scelta insita nell’etimologia del termine.
Lo abbiamo incontrato nello studio estivo alla Filanda di Pieve a Presciano (AR), sede e abitazione di artisti e dove si tiene ogni anno MadeinFilandia.
Gli abbiamo chiesto come si riconosce nel sistema dell’arte, del rapporto con gli artisti e della sua visione del presente.
Ha appena pubblicato il libro Memento. L’ossessione del visibile, Postmedia Books, 2016.